Tomaso Buzzi e Marina
Tomaso Buzzi fu architetto, progettista ed arredatore (1900-1981), grande protagonista della cultura estetico-artistica del ‘900 italiano. La sua impresa più famosa è lo straordinario complesso architettonico della Scarzuola in Umbria.
Marina Volpi, approdata nell’estate del 1934 nella nuova casa di Maser, avviò da subito l’amorevole opera di ripristino e restauro degli affreschi veronesiani avvalendosi di numerosi esperti anche in ambito internazionale.
Con Tomaso Buzzi intraprese una vivace collaborazione per ridare alla Villa un’interpretazione più in linea con i principi palladiani.
L’unione di intenti comprese diversi aspetti della ristrutturazione della casa. Insieme ripensarono all’asse d’accesso della residenza e il piazzale antistante, riformularono l’assetto dei giardini e del cortile segreto del Ninfeo rimuovendone tutto il sentire ottocentesco.
Trovarono anche soluzioni per riallestire l’arredamento del piano nobile e Marina stessa organizzò i lavori per riportare il capolavoro del Palladio ai suoi fasti originari. Fu proprio della nuova proprietaria la geniale idea di copiare le porte del paggio e della bambina dipinte dal Veronese e trasferirle nella realtà.
A Tomaso Buzzi venne affidata la riorganizzazione del Ninfeo che era stato precedentemente trasformato, rispetto al progetto iniziale, con arredamenti da esterni in ghisa e altre decorazioni vicine al gusto Liberty di inizio ‘900. L’unico ornamento che Marina e Tomaso di comune accordo lasciarono fu la statua settecentesca dai seni zampillanti che sovrasta l’emiciclo con le divinità mitologiche, eterne custodi di un’eterna bellezza scolpita nel tempo e nello spazio.